Mumbai e il fantasma della “Land Reclamation”

Chi tra noi conosce la vera storia di Mumbai? 

Dopo qualche semplice ricerca sulla storia della città di Mumbai, si arriva alla sconvolgente conclusione che Mumbai non esisteva. Originariamente al suo posto c’erano sette isole: Colaba, Old woman’s island, Bombay, Mazgaon, Parel, Mahin e Worli (nomi inglesi dati dai colonizzatori britannici). In seguito, grazie alla Land Reclamation, le isole sono state riunite e insieme hanno dato vita all’agglomerato urbano che conosciamo oggi come Mumbai. 

Le sette isole sono state integrate al regno di Charles II nel 1661 e più tardi vennero acquistate dall’East India Company che seppe sfruttare questi territori e convertirli in una grande risorsa. 

Ecco una cartina che mostra chiaramente lo sviluppo della città di Mumbai.

Ma che cos’è la Land Reclamation?

La Land Reclamation è un metodo di creazione di nuove terre che vengono reclamate dal mare. La tecnica consiste nel riempire lo spazio che si vuole trasformare in terra abitabile con argilla, cemento, pietre pesanti e terra finché non si raggiunge l’altezza desiderata. 

Questa tecnica è stata utilizzata in passato e continua ad essere adoperata ancora oggi da numerosi paesi, per far fronte al problema della crescita demografica. 

Con il primo progetto di Land Reclamation è stato creato il Porto di Rotterdam in Olanda nel 1970. 

In seguito, nel 1975 il governo di Singapore ha costruito il nuovo aeroporto della città verso est, utilizzando la stessa tecnica. Altri esempi si trovano a Hong Kong e soprattutto in Cina, dove il 51% della costa è stata ricavata dalla Land Reclamation. 

I progetti di Land Reclamation di Mumbai

Hornby Vellard, Bombay

Il primo grande progetto di Land Reclamation, Hornby Vellard, ha preso il nome dal suo mandante William Hornby (allora governatore della città). Questo progetto, attuato nel 1784, prevedeva la creazione di 700 ettari di terra per l’agricoltura e l’espansione della città verso nord. A partire dal XIX secolo, anche le aziende private cominciano ad investire per reclamare le terre dal mare dove poter collocare i loro commerci. Tra il 1863 e il 1865 il 95% del capitale d’investimento proveniva da aziende e privati. Tra il 1860 e il 1920 i due progetti Back Bay Reclamation hanno l’obbiettivo di creare spazio per gli edifici pubblici e diminuire la densità della popolazione. Da qui, nasce la celebre passeggiata in rive al mare Marine Dive, chiamata anche Queen’s Necklace per le luci a forma di arco.

2019: Coastal Road Project

L’ultimo progetto di Land Reclamation attualmente in costruzione è il Coastal Road Project. Questo prevede la costruzione di una superstrada lunga 30km e 415 ettari di terra reclamata dal mare. L’obbiettivo è quello di diminuire il tempo di percorrenza dalla città di Mumbai alla periferia (collegando Marine Lines a sud a Kandavali, a nord). Dal mese di maggio 2019 sono in atto numerose proteste da parte dei cittadini di Mumbai per bloccare il progetto che, secondo i protestanti, aumenterebbe il livello del mare e il rischio di inondazione della città.

Mumbai è stata più volte vittima di inondazioni, tra cui si ricordano sicuramente quella del 26 luglio 2005 e quella del 29 agosto 2017, dove migliaia di persone hanno perso la vita.  

La “slum” di Mumbai: Dharavi

Il crescente aumento della popolazione di Mumbai e la mancanza di strutture abitative hanno aumentato la densità di popolazione in alcune zone della città, aggravandone le condizioni di vita. Queste aree prendono il nome di “slums”. Le slums sono diventate ormai parte integrante del paesaggio urbano indiano. Dharavi, la famosa slum di Mumbai, è una delle slum più grande in tutta l’Asia, coprendo un totale di 432 ettari. Si estende da nord a sud per 50km e da ovest a est per 10km. Il quartiere ha iniziato a popolarsi intorno al 1930 a causa dell’insufficiente numero di abitazioni. Oggi a Dharaivi sono presenti: 28 templi, 11 moschee, 24 madrase e 6 chiese. Ma soprattutto numerosi commerci.

Curiosità per i viaggiatori:

Dharavi è diventata oggi una delle maggiori attrazioni di Mumbai (dopo la Marine Dive ovviamente!). Se per curiosità volete divertirvi a guardare qualche offerta…

  • Reality Tours and Travel propone dei tour dal 2005: 80% del ricavato è dato a diverse  NGO che si occupano di finanziare dei programmi di educazione per i residenti di Dharavi. Per saperne di più: https://realitytoursandtravel.com/
  • Be the Local Tours and Travel nasce dalla volontà degli stessi abitanti di Dharavi di voler mostrare il quartiere dall’interno. Le guide sono spesso studenti universitari che accompagnano i turisti alla scoperta dell’artigianato e dei piccoli commerci. Anche qui, parte del ricavato viene utilizzato per promuovere l’educazione. Ecco il loro sito: http://bethelocaltoursandtravels.com/
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Laureata Magistrale all’Università di Napoli L’Orientale, ho conseguito la laurea triennale all’Università di Venezia con la tesi “Ascetismo: i rituali della rinuncia”. I miei studi si sono concentrati soprattutto sullo studio della lingua Hindi e Urdu con un particolare interesse verso le religioni e le culture di questi due paesi. L’esperienza di studio presso l’Istituto Nazionale di Lingue e Civiltà Orientali di Parigi (INALCO) mi ha permesso di intraprendere lo studio della lingua telugu che mi ha portato ad avvicinarmi all’India del sud e, in particolare, alla sua evoluzione linguistica, letteraria e politica.