
Fonte: NewsGrant
Vinoba Bhave era il più famoso discepolo di Gandhi ed uno dei grandi riformatori dell’India moderna.
Questo carismatico leader spirituale è infatti colui che ha dato inizio esattamente 70 anni fa al movimento Bhoodan (letteralmente “dono della terra”).
Parliamo dunque di un movimento nato in maniera organica che si offriva come soluzione nonviolenta ad una problematica gravosa quale la sperequazione territoriale.
Era il 1951, l’India era indipendente da soli 4 anni e le ripercussioni dell’imperialismo britannico erano ancora incredibilmente vive, specie nelle zone rurali.
Sorse spontanea, dinanzi a tanta povertà, una domanda nella mente di Vinoba: “Se il governo non può fornire la terra necessaria, c’è qualcosa che possono fare i paesani stessi?”. La risposta giunse da un proprietario terriero che in autonomia offrì in dono una porzione dei propri possedimenti per i meno abbienti.
Iniziò così la peregrinazione di Vinoba Bhave e dei suoi seguaci in lungo e largo per l’india alla ricerca di proprietari terrieri disposti a contribuire alla causa. Per 14 anni Vinoba camminò di villaggio in villaggio, riuscendo con abilità e persuasione a ottenere circa 5 milioni di acri di terra.
Vennero istituiti dei comitati appositi il cui scopo era registrare tutte le donazioni fatte e distribuire la terra ottenuta tra i più poveri, ma a causa della povertà stessa si presentò un altro problema: l’impossibilità di lavorare quelle campagne.
I terreni donati erano infatti incolti, aradi, impossibili da gestire senza gli strumenti adatti. A causa della mancanza di risorse, i contadini si ritrovarono quindi senza i mezzi per mettere a frutto la terra ricevuta.
Fu un professore italiano, di Sanremo per la precisione, a trovare i fondi necessari per aiutare alcune famiglie contadine. Giovanni Ermiglia si trovava infatti nell’india meridionale quando nel ’69 s’imbatté in questa delicata situazione e promosse una raccolta fondi in Italia che portò alla nascita del primo villaggio ASSEFA.
La riuscita di questa impresa stimolò il susseguirsi di altre simili e così nel 1978 venne fondata la ASSEFA-India , organizzazione non governativa con sede nell’odierna Chennai.
Col tempo il movimento Bhoodan andò trasformandosi, passando nell’arco di vent’anni circa dal “dono della terra” al “villaggio in dono”; prese infatti il nome di Gramdan e consisteva nel ridistribuire una maggior parte, se non addirittura interamente, i villaggi.
Almeno il 75% degli abitanti locali doveva infatti donare la terra posseduta in modo che poi potesse essere divisa in modo eguale tra tutti i compaesani. Le regioni che più di tutte presero parte a questo movimento furono quelle zone tribali impoverite e con meno risorse.
Lentamente il movimento Gramdan andò morendo e con esso anche il bhoodan, ma restano ancor oggi i villaggi creatisi e l’ASSEFA che, supportata da tantissimi volontari, continua un ammirevole progetto che aiuta migliaia di persone aprendo per loro un mondo fatto di indipendenza e possibilità.
Sono Valery Gogliucci, nata in Irpinia il 16/07/97, studentessa presso "L'Orientale" affacciatasi verso l'est grazie all'amore per il cinema e l'animazione, ma che stranamente non studia giapponese. Il mio percorso accademico s'è infatti concentrato sulla Corea del sud, l'India ed in generale sulle religioni e filosofie orientali. Al momento sto scrivendo la tesi di laurea sulla simbologia legata al mondo femminile in India