L’amla

  • Nome scientifico: Phyllanthus emblica; Famiglia:  Phyllanthaceae
  • Aspetto: bacca dalla buccia di colore giallo/verdognolo
  • Quantità d’uso:
  • Sapore: particolarmente amaro e acido. Ricorda il gusto astringente tipico di agrumi consumati freschi, come il limone e il cedro.

Originaria del continente asiatico, è conosciuta anche come amalaki, il suo nome indiano. Il contenuto di vitamina C  dell’uva spina indiana è davvero consistente. Equivale a quello presente in due o tre arance. Ben rappresentata è anche la vitamina E. Inoltre, si rileva la presenza di una buona concentrazione di sali minerali, tra cui calcio, ferro e fosforo. È utilizzata in cucina per realizzare l’amla chutney. Il frutto può essere consumato anche con tutta la buccia, ma in commercio si può trovare il succo di concentrato.

Uso in medicina tradizionale

Secondo la medicina ayurvedica questo rimedio può essere utile in caso di: problemi respiratori di vario genere, disturbi digestivi, gastrointestinali o epatici, diabete, allergie, problemi cutanei, osteoporosi. In India è molto usata anche nell’ambito della cosmesi.

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Mi chiamo Chiara Scaldaferri e sono una studentessa di hindi e portoghese, laureanda in Lingue e Culture Comparate presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Essendo profondamente interessata alla cultura indiana, nel mio curriculum universitario sono presenti esami riguardanti la storia, le religioni e le filosofie dell’India. Mi piace molto il cinema indiano sia storico che contemporaneo, i miei registi preferiti sono Deepa Mehta e Sanjay Leela Bhansali. Insomma, amo tutto ciò che riguarda l’India.
फिर मिलेंगे ।