Sapevate che la più grande e antica lavanderia a cielo aperto del mondo, si trova a Mumbai?
Ebbene si, Dhobi Ghat si aggiudica il primato diventando una delle tappe imperdibili durante un tour per Mumbai.
All’interno di Dhobi Ghat, troverete i cosiddetti dhobis “washers” che vivono in piccolissime stanzette ricavate nel lavatoio stesso insieme alle proprie famiglie.
Il lavoro nel lavatoio è duro e costante e cittadini, fabbriche, negozi, grandi hotel, ristoranti e ospedali, si affidano ancora adesso alla manodopera di queste famiglie piuttosto che affidarsi a lavanderie industriali!
Parliamo infatti di una tradizione antica che viene tramandata di generazione in generazione, proprio per questo la cura e l’attenzione dedicata ai trattamenti dei panni ha un livello davvero alto e che viene spesso preferito all’utilizzo di una macchina.

L’attività del lavaggio è generalmente riservata agli uomini, in quanto ritenuta troppo faticosa per le donne, che al contrario si occupano di tutti i procedimenti successivi. I vestiti vengono prima immersi nell’acqua saponata, vengono poi battuti sulle cosiddette “pietre di fustigazione”, vengono gettati in enormi vasche di amido bollente e poi vengono stesi ad asciugare. Successivamente si procede allo stiro, alla piega e alla consegna.

Il Dhobi Ghat si trova nel quartiere di Mahalaxmi, a pochi passi dalla stazione. Non appena arrivati, la vista dal ponte è strabiliante e sconvolgente, in quanto trovandoci all’interno dell’enorme metropoli di Mumbai, il lavatoio sorge proprio ai piedi di un gruppo di grattacieli ultramoderni.
Una volta arrivati all’entrata del Dhobi, potrete affidarvi a qualche “guida” che per pochi spiccioli (200/300 rupie), vi accompagnerà all’interno di questo grande labirinto fatto di vasche e cunicoli.
Mi chiamo Selene Sara Molica e sono laureata in lingue e culture Orientali e Africane, presso l’Università Orientale di Napoli. Durante il mio percorso universitario mi sono dedicata all'apprendimento delle lingue Hindi e Cinese, concentrandomi in particolar modo sull'approfondimento della cultura, delle religioni e della filosofia indiana e della letteratura Sanscrita. Attualmente ricopro il ruolo di coordinatrice presso l'associazione Sakshi e la ONLUS Glocal Cities.