Kashmiri Shaivism e cristianità : similarità

Lo Shaivismo Kashmiri e il Cristianesimo

Paragonando per la prima volta lo Shaivismo Kashmiri ed il Cristianesimo potrebbe emergere
un’immagine di profonda distinzione. Dopotutto si tratta di sistemi figli di distinte radici culturali,
storiche e teologiche.


Tuttavia, volendo affidarsi ad una logica comparativa scevra di preclusioni, queste tradizioni
possono offrire suggestive intersezioni, evocando una sorprendente sintonia spirituale.
Mi imbarco con cautela in un viaggio d’esplorazione di queste sottili affinità.


Monismo e Monoteismo:

Shaivismo Kashmiri: in questo ambito, Shiva emerge come fulcro universale, in cui ogni
frammento del cosmo danza come manifestazione della sua sovrana energia.

Cristianesimo: Questa tradizione si erge sull’unicità di Dio, artefice supremo dell’esistenza. Sebbene
la Santa Trinità impreziosisca il credo di molte confessioni cristiane, le tre Divine Presenze sono
interpretate come manifestazioni di un unico, incommensurabile Dio.


La Grazia Divina

Shaivismo Kashmiri: Qui, la grazia di Shiva (anugraha) risplende come il fondamentale elemento
per l’unione dell’anima con l’essenza divina.

Cristianesimo: Il concetto di grazia divina è cardine, in particolar modo nel panorama protestante,
simboleggiando il favore divino che, pur quando non meritato, conduce all’espiazione e redenzione.

Il Caleidoscopio Mistico

Shaivismo Kashmiri: Questa tradizione si tuffa profondamente nel misticismo, glorificando la
conoscenza diretta e viscerale del divino attraverso meditazioni, rituali e mantra.

Cristianesimo: La tradizione mistica cristiana, magnificamente rappresentata da figure come San
Giovanni della Croce, Santa Teresa d’Ávila e Meister Eckhart, esalta l’unione e la percezione diretta
dell’essenza divina.


La Guida Spirituale

Shaivismo Kashmiri: Il ruolo del guru, o maestro spirituale, è essenziale, un faro che illumina
l’aspirante nel suo viaggio verso la trascendenza.

Cristianesimo: Seppur non esista una figura precisa parallela al guru, l’accompagnamento spirituale
di sacerdoti, pastori e mentori spirituali è di inestimabile valore. La vita e gli insegnamenti dei santi
sono ulteriori lumi nel cammino dei devoti.

La Scintilla Divina e Imago Dei

Shaivismo Kashmiri: Qui si insegna che l’anima di ogni essere (atman) è essenzialmente divina,
sebbene offuscata da veli d’ignoranza. L’ascesi spirituale ambisce a rivelare questa natura latente.

Cristianesimo: L’idea dell’uomo come “Imago Dei” suggerisce una sacralità innata, una scintilla
divina insita in ogni individuo.

Manifestazione ed Incarnazione:

Shaivismo Kashmiri: Questa tradizione celebra le molteplici manifestazioni dell’energia di Shiva,
incarnazioni divine per il beneficio dell’umanità.

Cristianesimo: Qui, il fulcro è la dottrina dell’Incarnazione, dove il divino si fa carne e sangue
attraverso la figura di Gesù Cristo, per la redenzione dell’essere umano.

Etica e Retta Via:

Shaivismo Kashmiri: Pur proponendo una realizzazione che trascenda le dualità, sottolinea la
rettitudine e la condotta morale come pilastri della vita quotidiana.

Cristianesimo: Vivere secondo rettitudine, emulando gli insegnamenti di Gesù e aderendo ai Dieci
Comandamenti, è imprescindibile.

Con un approccio più mirato, cerco ora di esplorare le affinità tra Prakasha – Vimarsha – Spanda e la
complessità della Santa Trinità cristiana.

Prakasha, Vimarsha e la Sublime Trinità:

Prakasha: È la luce divina, la natura auto-rivelante di Shiva.

Vimarsha: L’eco vibrante della consapevolezza di Shiva della propria luminosità.

La Santa Trinità:
Padre: L’essenza ineffabile, fonte e origine, parallela a Prakasha.
Figlio (Gesù Cristo): La manifestazione di Dio nel mondo terreno, un riflesso di Vimarsha.
Spirito Santo: La presenza vivente e rigeneratrice, una forza dinamica senza eguali.

Spanda e lo Spirito Santo:
Spanda: La “vibrazione divina”, la natura dinamica ed eterna della coscienza.
Spirito Santo: Nella teologia cristiana, è la forza che vivifica, rigenera e guida.

Sinergie Relazionali:
Prakasha e Vimarsha, pur distinti, coesistono in perfetta armonia, culminando in Spanda.
Le tre Entità della Trinità, pur essendo distinte, sono indivisibili e rappresentano facce dello stesso
prisma divino.

La Danza Creatrice:

Shaivismo Kashmiri: L’interazione di Prakasha e Vimarsha dà vita a Spanda, principio motore della
creazione.

Cristianesimo: Il Padre crea, il Figlio redime e lo Spirito Santo “procede dal Padre e dal Figlio”,
santifica e rigenera.

Concludendo

Il Shaivismo Kashmiri e il Cristianesimo sono come due gioielli scintillanti, prodotti di contesti
storici e tradizionali unici. Essi offrono all’osservatore delicate connessioni, le quali possono aiutare
nella ricerca dell’intimo abbraccio con il divino.

Carlo Lombardi
Carlo Lombardi
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Carlo Lombardi è un appassionato dell'India e ha trascorso oltre dieci anni lavorando in questo paese. Di professione commercialista, Carlo è un esperto di contrattualistica internazionale e ha fornito assistenza a aziende in India, Italia, Regno Unito e Cina. La sua vasta esperienza riguarda principalmente il settore finanziario internazionale. Carlo è il titolare di uno studio a Verona e scrive su tutti gli aspetti della realtà indiana.