Il calendario indù-1

Il calendario indù – 1

Con l'anno nuovo diamo inizio a una serie sul calendario indù e sui suoi aspetti, noti o da scoprire. Anche se il calendario gregoriano è impiegato per le attività lavorative, il calendario indù viene seguito da secoli per le feste e i riti religiosi. 

Il calendario indù è un calendario soli-lunare, che si basa su mesi corrispondenti alle fasi lunari. In un anno ci sono dodici mesi di 29,5 giorni per un totale di 354 giorni.

Il calendario soli-lunare ha un mese preciso e un anno approssimativo. Gli 11 giorni in meno rispetto ai 365 del calendario gregoriano fanno sì che la data di ogni festa sia spostata indietro da 11 giorni all’anno. Per questo motivo circa ogni tre anni viene aggiunto un bisestile in più, l’adhik mas “mese in più”.

Uttarayan è il graduale movimento (ayan) verso Nord (uttar) del Sole, a partire dal giorno dopo il solstizio invernale, proseguendo con la sua entrata nel segno del Capricorno il 14-15 di gennaio (Makar Sankranti), giorno in cui si dà inizio all’anno nuovo, fino ad arrivare al solstizio estivo.

Questo periodo è il periodo di raccolta, diviso in tre stagioni climatiche: metà inverno, primavera ed estate. È considerato il semestre pieno di buoni auspici e celebrazioni, in cui fiorisce la spiritualità e vengono praticati rituali per nutrire il corpo e la mente.

Uttarayan sancisce anche l’arrivo della stagione agricola. Dolci appetitosi e altre specialità culinarie vengono offerti a parenti, vicini e conoscenti come gesto simbolico per lasciar andare vecchie lamentele e iniziare questo periodo con una nota più luminosa di ottimismo, compassione e solidarietà.

Le feste celebrate in questo periodo sono rivolte allo spirito umano e celebrano con colori e speranza la raccolta. A gennaio si festeggiano il Makar Sankranti, Pongal e Lohri e la festa degli aquiloni, Mahashivratri cade a febbraio, Holi a marzo e Baisakhi ad aprile sono tutte feste di raccolta, colore e speranza.

La festa del volo degli aquiloni è tra le principali attrazioni del festival Uttarayan del Gujarat. Sebbene oggi sia considerata solo una ricreazione, una volta il volo con gli aquiloni era un auspicio di benessere. Il partecipante infatti sarebbe stato esposto alla luce solare diretta per un periodo di tempo più lungo che era considerato salutare.

Oltre alle feste, questo periodo prevede anche dei pellegrinaggi ed è noto per essere il periodo degli Dei.

Uttarayan è stato osservato il 31 dicembre diverse generazioni fa – la data si posticipa di un giorno ogni otto anni a causa della rivoluzione della terra attorno al sole e cosi fu osservato il 31 dicembre di mille anni fa.

Allo stesso modo, dakshin significa “sud” e “ayan” significa “movimento”. Essenzialmente, Dakshinayan è il movimento verso sud del sole a partire dal punto in cui entra nel segno del Cancro su Kark Sankranti (il 16 luglio di ogni anno) fino al solstizio d’inverno. Questo semestre è generalmente considerato infausto.

Allora essenzialmente l’anno e diviso in 2 semestri uttarayānā e dakshināyanā

+ posts

Tra i lavori che ho svolto sono stata responsabile dello sviluppo dell’interfaccia grafica per applicativi web presso l’Infinity Group di Mumbai (India), dove ho diretto una squadra di dodici grafici e ingegneri che hanno realizzato le prime piattaforme online per servizi bancari e business to business.

Ho anche collaborato con il Ministero dei Beni culturali per un progetto di archiviazione di dati in collaborazione con l’ufficio dell’allora vice-premier Rutelli e diversi enti e progetti online.

Sono stata consulente per l’Assessorato del Turismo, sviluppando il portale online “Io amo Cagliari” per il Comune di Cagliari. Ho inoltre realizzato un portale online per la Sardegna Film Commission della Regione Sardegna e collaborato con la società editrice E Polis SpA con sede a Cagliari. Ora sono CEL della lingua Hindi presso l’Università degli studi di Napoli “l’Orientale”. Sono cittadina Indiana, residente in Italia.