Rabindranath Tagore, 159° anniversario

Tagore e Albert Einstein
Fonte: Wikipedia

Nato il 7 Maggio 1861, Tagore è stato uno dei pochi indiani ad aver avuto un tale impatto sia nel suo paese d’origine, sia in tutto il resto del mondo. Conosciuto con diversi nomi d’arte e sopranomi, come ad esempio Bhanu Singha Thakur, Gurudev, Kabiguru, Tagore è stato un poeta, autore, musicista, ayurvedista, educatore, ideatore e combattente per la libertà Indiana, una figura chiave, insomma, del rinascimento politico e culturale indiano.

In vita ha cambiato la letteratura e la musica bengali e indiana e con altri compagni come Nandalal Bose, Ram Kinker Baij e Benode Bihari ha sviluppato un stile oggi etichettato come “contextual moderism“. Le sue canzoni e poesie sono state adottate dall’India “Jana Gana Mana” e dal Bangladesh “Amar Sonar Bangla” come inni nazionali. L’inno nazionale dello Sri Lanka è stato ispirato da una sua opera. È ironico che “Amar Sonar Bangla” è stato scritto da lui come segno di protesta per la divisione dello stato bengalese, in est musulmano e ad ovest hindu, ad opera del regime inglese nel 1905.

È stato inoltre il primo non-europeo a vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1913.

La famiglia Tagore era originaria del villaggio di Kush nel Bengal. Rabindranath, figlio di Debedranath Tagore e Sharada devi, era il più piccolo di tredici fratelli e sorelle. La madre morì quando era ancora bambino, ma lui ebbe la fortuna di crescere in un ambiente ricco di arte, cultura e musica.

La famiglia possedeva grandi tenute; “Rabi” odiava la scuola, ma veniva educato dai fratelli maggiori, Dwijendranath (filosofo e poeta) e Satyendranath (la prima recluta indiana al servizio civile indiano, che fino a quel punto avevano preso in considerazione solo europei). Un altro fratello, Hemendranath, aveva il compito di istruirlo e si occupava del suo benessere fisico, facendolo nuotare nel Gange o facendogli praticare judo. Il padre era solito invitare musicisti dello stile drupad a casa per insegnare ai propri figli la musica.

Grazie a tutti questi stimoli, Tagore ebbe anche l’opportunità di imparare l’inglese, il sanscrito, il bengali oltre che imparare a dipingere e a conoscere l’anatomia, la storia e la geografia.

Tagore è stato uno degli intellettuali padre della lotta alla libertà indiana e un membro storico del Brahmo Samaj e del Congresso Nazionale Indiano. Nonostante ciò, non sempre era d’accordo con Mahatma Gandhi ed era fortemente critico nei confronti del suo movimento swadeshi, esprimendo il suo punto di vista in un acre saggio “Il culto della Çarkha”, pubblicato nel settembre del 1925.

Era anche contro il sistema d’educazione britannico che egli stesso aveva sperimentato e che aveva lo scopo di creare una nuova élite indiana. Fu uno dei primi ad utilizzare pubblicamente la strategia inglese del “divide et impera“. Oltre ad aver criticato aspramente il sistema britannico con “A Parrot’s Training”, ha istituito un nuovo sistema educativo a Shantiniketan (nel 1901), una proprietà ereditata dal padre. Oggi, Shantiniketan è l’università centrale dell’India e si occupa della formazione di musicisti, scrittori, artisti ed intellettuali con alle spalle diverse esperienze.

Tagore e Gandhi
Fonte: Wikipedia

Dal 1878 al 1932 Tagore ha visitato più di 300 paesi, inclusa l’Italia. Nel maggio del 1926 a Roma, fu accolto da Mussolini con un caloroso benvenuto che fu attenuato dalla dura critica al fascismo mossa da Tagore il giorno dopo. Egli ha rinunciato al suo dominio nel 1919 come protesta per il massacro di Jalianwala Baug.

Mentre Yeats ha scritto l’introduzione alla traduzione inglese di “Gitajali”, opera che gli è valsa il Premio Nobel, la poesia di Tagore ha stabilito un nuovo standard nella letteratura indiana. Tagore è morto a Shantiniketan all’età di 80 anni, nel 1941.

Dove la mente non conosce paura
         e la testa si tiene alta;
   dove il sapere è libero; 
   dove il mondo non è stato frammentato
   entro anguste pareti domestiche; 
dove le parole sgorgano dal profondo della verità;
dove lo sforzo incessante tende le braccia verso la perfezione;
dove il limpido fiume della ragione non ha smarrito la via 
     nell’arida sabbia del deserto delle morte abitudini; 
dove tu guidi innanzi la ragione
     verso pensieri e azioni sempre più ampi;
in cielo di libertà, Padre, 
                    fa che il mio paese si desti.

Traduzione dall’inglese, Gitajali, 35

Non è noto al grande pubblico che egli sia anche lo zio paterno dell’attrice bollywoodiana, Sharmila Tagore, madre dell’attore Saif Ali Khan.

Per approfondire la conoscenza di Rabindranath Tagore, suggeriamo la lettura delle seguenti opere:

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