La comunità LGBTQ in India ha trovato un sostenitore inaspettato: Mohan Bhagwat, capo di Rashtriya Swayamsevak Sangh (RSS), spesso accusato di appartenere all’estrema destra e di intolleranza nei confronti della comunità. In una intervista recente Bhagwat ha parlato in sostegno dei cittadini omosessuali e transgender dell’India. Le sue opinioni sono apparse su Organiser, il portavoce in lingua inglese di RSS, di cui BJP, il partito al potere, è considerato l’espressione politica.
Nell’intervista, il leader del RSS ha affermato che anche le persone LGBTQ hanno diritto al proprio spazio privato e sociale.
“I problemi LGBT/transgender non sono problemi nuovi; ci sono sempre stati… Tutte le persone hanno il diritto di vivere. Senza troppo clamore, abbiamo trovato un modo, con un approccio umano, per fornire loro l’accettazione sociale, tenendo presente che anche loro sono esseri umani con un diritto inalienabile alla vita e amore”, ha detto il capo dell’ RSS nell’intervista.
Bhagwat ha poi spiegato che la comunità LGBTQ non è nuova in India, ma che fa parte della società e della tradizione indù. Ha anche ricordato un episodio poco noto della mitologia indù presente nel Mahabharata: la storia di due generali, Hansa e Dimbhaka, nell’esercito di Jarasandha, il potente re di Magadha (oggi stato del Bihar centro-occidentale, nell’India nord-orientale).
“Jarasandha aveva due generali, Hansa e Dimbhaka. Quando Krishna ha diffuso una voce secondo cui Dimbhaka era morto, Hansa si è suicidato. Cosa suggerisce questa storia? Che i due generali fossero in quel tipo di relazione”.
Cosa dice la mitologia su Hansa e Dimbhaka?
Secondo il mitologo Devdutt Patnaik, la storia dei due generali viene da Sabha Parva (Rajasuyarambha).
Jarasandha, il re, fece sposare le sue figlie con Kansa, il malvagio zio materno del dio Krishna. Quando Krishna sconfisse Kansa e le sue figlie divennero vedove, Jarasandha si indignò e iniziò una guerra costante contro Krishna. Si dice che il re in un stato di collera abbia attaccato Mathura 17 volte.
Nel Mahabharata, i due generali, Hansa e Dimbhaka, trovano menzione durante una conversazione tra Krishna e Yudhisthira, il più grande dei 5 fratelli Pandava, quando il dio raccontò al Pandava più anziano dell’ultima battaglia, la diciassettesima.
Jawaharlal, professore del dipartimento di filosofia della Shri Lal Bahadur Shastri National Sanskrit University di Nuova Delhi, ha esposto il racconto mitico al quotidiano ’Indian express’. Era molto difficile sconfiggere il re Jarasandha, perché i suoi generali sono forti come dei. Avevano il vantaggio di non poter essere uccisi da nessuna arma ed erano abbastanza forti da poter conquistare i tre loka (mondi): paradiso, terra e inferno.
I due generali erano omosessuali?
Krishna e suo fratello Balrama scoprirono che i due generali erano invincibili. Un altro re che si chiamava Hansa, come il generale, anch’egli in lotta per Jarasandha, fu ucciso nella battaglia da Balarama, il fratello maggiore di Krishna.
Krishna diffuse la notizia che Hansa era morto. Dimbhaka aveva il cuore spezzato. Decise che non poteva vivere senza Hansa e saltò nello Yamuna, annegando.
Quando Hansa, che in verità era vivo, seppe cosa aveva fatto Dimbhaka, annegò anche lui nel fiume. Krishna non mentiva, Hansa era stato ucciso ma si riferiva al re e non al generale.
Jawaharlal ha osservato che le parole “saathi” (compagno) e “premi” (amanti) sono state usate intercambiabilmente per descrivere la relazione tra i due generali.
Cosa ha detto Bhagwat della comunità transgender?
Bhagwat ha affermato che la comunità transgender fa parte della vita “quotidiana” Indiana.
“Abbiamo una comunità transgender; non lo abbiamo mai visto come un problema. Hanno una setta e le loro divinità. Oggi hanno anche il loro Mahamandaleshwar (capo religioso della comunità). Durante il Kumbh (raduno annuale religioso a Varanasi, Benares), viene loro accordato un posto speciale”.
L’Induismo ha 13 akhara o ordini religiosi e ognuno di loro nomina un rappresentante, un Mahamandaleshwar, per diffondere il Sanatana dharma.
Bhagwat si riferiva al Kinnar Akhara, l’ordine dei kinnara (transgender), che ha partecipato per la prima volta al rituale shahi snan (il tuffo sacro) nel 2019 al Prayagraj Kumbh. L’akhara si è formato nel 2015.
Perché le osservazioni di Bhagwat sono significative?
Le dichiarazioni di Bhagwat sono state accolte come un ammorbidento della posizione dell’RSS sull’omosessualità. Tuttavia, questa non è la prima volta che Bhagwat parla della questione.
Nell’ottobre 2019, aveva affermato che l’omosessualità poteva essere affrontata senza conflitti, e che si trattava di una “variazione”, e non di una “anomalia”. “Dovrebbero essere trattati come esseri umani alla pari e integrati nella società”, ha affermato interagendo con i giornalisti che rappresentano i media stranieri.
Nel 2018, quando la Corte Suprema ha depenalizzato l’omosessualità, Un collega di Bhagwat, Akhil Bharatiya Prachar Pramukh Arun Kumar aveva dichiarato: “Proprio come la Corte Suprema, anche noi non consideriamo l’omosesualità un crimine. Ma non sosteniamo l’omosessualità, poiché i matrimoni e le relazioni tra persone dello stesso sesso non sono in sintonia con la natura. Anche tradizionalmente la società indiana non accetta tali relazioni”.