I manifestanti in Sri Lanka hanno illuminato l’edificio del Segretariato Presidenziale con lo slogan “Go Home Gota”, nel settimo giorno della protesta di Galle Face.
I manifestanti hanno occupato l’ingresso e i dintorni dell’ufficio del presidente Gotābayā Rājapakṣa, ritenendolo responsabile della paralizzante crisi economica che la nazione sta attraversando. Stanno anche chiedendo che la sua famiglia, in quanto influente, lo faccia dimettere, accusandolo di corruzione e malgoverno. Domenica, i manifestanti hanno lanciato slogan antigovernativi sull’edificio del segretariato presidenziale, con gli agenti di sicurezza operativi nel tentativo di bloccare la proiezione. Gli slogan, alcuni in inglese, annunciavano “Go Home Gota” e “No more corruption”. Rabbia contro la gestione da parte del presidente dello Sri Lanka Gotābayā Rājapakṣa ritenuto responsabile della crisi economica in cui al momento si trova la nazione, sul territorio insulare che conta circa 22 milioni di persone, sfociata in una spirale di violenza alla fine di giovedì, in seguito allo scontro durato diverse ore tra la polizia e centinaia di manifestanti
Una grave carenza di valute straniere ha impedito al governo di Rājapakṣa di pagare le importazioni essenziali, compreso il carburante, portando interruzioni di corrente debilitanti che possono durare fino a 13 ore. Anche i cittadini Srilankesi stanno fronteggiando molteplici carenze a causa dell’aumento dell’inflazione, dopo che il paese ha fortemente svalutato la sua valuta, il mese scorso, in vista dei colloqui con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) per un programma di prestiti.
Il presidente Gotābayā Rājapakṣa, lunedì, ha nominato un nuovo gabinetto, nonostante le proteste sul litorale chiedano che le sue dimissioni continuino per oltre dieci giorni.
Le vere ragioni della crisi economica dello Sri Lanka dipendono principalmente dall’agricoltura dominata – sin dal 1948 – da colture orientate all’esportazione, come tè, caffè, gomma e spezie. Gran parte del suo reddito lordo proveniva dalla valuta estera guadagnata dall’esportazione di questi raccolti. Nel corso degli anni, il paese iniziò anche ad esportare capi di abbigliamento e a guadagnare valute estere dal turismo e dalle rimesse della diaspora all’estero. Qualsiasi calo delle esportazioni non porterebbe che ad uno shock economico che metta a dura prova le riserve di valuta estera.
A causa di ciò, lo Sri Lanka ha incontrato spesso crisi rispetto al bilancio dei pagamenti. Dal 1965 in poi ha ottenuto sedici prestiti dal Fondo Monetario Internazionale (FMI). Ognuno di questi i prestiti veniva elargito ad una serie di condizioni. Ad esempio, una volta ottenuto il prestito, lo Sri Lanka avrebbe dovuto ridurre il disavanzo di bilancio, mantenere una politica monetaria rigorosa, tagliare i sussidi pubblici al cibo per il popolo srilankese e svalutare la valuta. L’ultimo prestito del FMI allo Sri Lanka risale al 2016. Il paese ha ricevuto 1,5 miliardi di dollari per tre anni dal 2016 al 2019. Le condizioni erano familiari e la salute dell’economia è crollata in questo periodo. Crescita, investimenti, risparmi e ricavi sono diminuiti, mentre è aumentato l’onere del debito. Una brutta situazione è peggiorata con due shock economici nel 2019. In primo luogo, c’è stata una serie di esplosioni di bombe in alcune chiese ed hotel di lusso a Colombo nell’aprile 2019. Le esplosioni hanno generato un forte calo dell’arrivo dei turisti – fino all’80% secondo alcuni rapporti – ed un prosciugamento delle riserve di scambio straniere. In secondo luogo, il nuovo governo sotto il presidente Gotābayā Rājapakṣa ha tagliato senza un criterio utile e razionale le tasse.
Le aliquote dell’imposta sul valore aggiunto (simili alle tasse su beni e servizi di alcune nazioni) sono state ridotte dal 15% e all’ 8%. Altre imposte indirette come la tassa sulla costruzione della nazione, l’imposta sul reddito e gli oneri per i servizi economici sono stati aboliti. Le aliquote dell’imposta sulle società sono state ridotte dal 28% al 24%. Circa il 2% del prodotto interno lordo è stato perso in entrate a causa di questi tagli fiscali. Nel marzo 2020 è scoppiata la pandemia COVID-19. Nell’aprile 2021, il governo Rājapakṣa, secondo alcuni e secondo quanto ammesso dal Presidende stesso, avrebbe commesso un altro errore fatale. Per prevenire il drenaggio delle riserve valutarie, tutte le importazioni dei fertilizzanti sono state completamente vietate. Lo Sri Lanka è stata dichiarato una nazione di agricoltura biologica al 100% in seguito alla valutazione di Vandana Shiva, un’ambientalista indiana spesso contrastata in India, tuttavia considerata un guru dei sostenitori dell’agricoltura biologica occidentale, compreso l’ex ministro dell’Istruzione italiano Lorenzo Fioramonti.
Questa politica, che è stata ritirata nel novembre 2021, ha portato ad un drastico calo della produzione agricola, rendendo necessarie più importazioni. Ma le riserve valutarie sono rimaste sotto pressione. Un calo della produttività del tè e della gomma a causa del divieto dei fertilizzanti ha anche portato ad una riduzione dei redditi da esportazione. Gli sviluppi arrivano con l’intensificarsi della crisi economica dello Sri Lanka, con i cittadini che lottano per l’ottenimento dei beni elementi essenziali, inclusi alimenti, gas da cucina e carburante. Domenica sera, la Indian Oil Corporation, Domenica sera, la Indian Oil Corporation con la società sussidiaria Lanka IOC (Indian Oil subsidiary), che rappresenta un terzo del mercato locale, ha annunciato ancora un altro forte aumento dei costi del carburante. Ciò ha determinato un aumento del prezzo della benzina di 35 rupie srilankesi al litro e del diesel di 75 rupie srilankesi, poiché la valuta locale continua a deprezzarsi e i prezzi mondiali del petrolio continuano a salire. I prezzi attuali della benzina sono 338 LKR (circa 79 ₹) al litro nel caso di 92 ottani e LKR 367 (₹ 86) al litro per la varietà 95 ottani. Questo può essere anche attribuito alla guerra in Ucraina.
La scorsa settimana, Colombo ha annunciato la sua decisione di andare in default sul suo debito estero di 50 miliardi di dollari e questa settimana, una delegazione guidata dal ministro delle finanze Ali Sabry terrà colloqui con il Fondo Monetario Internazionale a Washington DC. Il Parlamento dovrebbe riunirsi Martedì. L’opposizione ha indicato che può presentare una mozione di sfiducia contro il governo.
Cosa succederà in Sri Lanka?
Un totale di 17 membri, inclusi molti ex ministri di gabinetto, hanno prestato giuramento, hanno annunciato le autorità. Il “nuovo gabinetto” non includeva però i due fratelli Rājapakṣa e il loro nipote, che in precedenza deteneva i ministeri più potenti. Si sono dimessi con i loro colleghi di gabinetto il 3 aprile, nel bel mezzo della crescente rabbia pubblica contro il clan attualmente al potere. Lo erano anche ventiquattro nuovi Ministri di Stato presenti al giuramento. Nonostante le massicce manifestazioni che chiedono le loro dimissioni, il presidente Gotābayā Rājapakṣa e il primo ministro Mahinda Rajapaksa rimangono al potere. Entrambi i fratelli sono stati responsabili di aver perseguito con entusiasmo la Belt and Road Initiative cinese, precedentemente nota come One Belt One Road , ossia una strategia globale di sviluppo delle infrastrutture adottata dal governo cinese nel 2013 per investire in quasi 70 paesi e organizzazioni internazionali che ha finanziato progetti che sono stati un’ulteriore causa della crisi economica odierna. La corruzione, che spesso questi progetti cinesi ignorano, ha arricchito i Rājapakṣa a spese del tesoro nazionale.
Per la prima volta ammettendo gli “errori” commessi dalla sua amministrazione, Gotābayā ha detto: “credo che avremmo dovuto optare prima per un programma con il Fondo monetario internazionale. Inoltre, penso che la decisione di non fornire fertilizzanti chimici agli agricoltori sia stata un errore. Abbiamo preso provvedimenti per rilanciare quella pratica”, secondo una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio lunedì.
Vecchi volti tornati come nuovi leader?
Pare che i Rājapakṣa stiano uscendo. Non sembrerebbe esserci alcun modo per loro per poter continuare a governare in maniera credibile in questo momento e ricevere ulteriori finanziamenti internazionali. La maggior parte degli osservatori dello Sri Lanka della vecchia scuola stanno attualmente discutendo i nomi per i sostituti dell’attuale leadership ed ex primo ministro Ranil Wickramasinghe, uno degli importanti nomi nella lista, dicono le fonti. Mentre l’India estende ulteriori linee di credito per ridurre la dipendenza delle nazioni insulari dalla Cina, la redditizia produzione tessile sta fuggendo dall’isola verso l’India a causa delle incertezze economiche. Mentre India e Cina stanno entrambe cercando di sostenere il loro vicino regionale, l’Unione Europea e gli Stati Uniti devono distogliere la loro attenzione dall’Ucraina per fornire assistenza e sforzi per impedire che lo Sri Lanka si trasformi in una trappola del debito guidata dal FMI. Ciò potrebbe rappresentare l’occasione perfetta per allontanare lo Sri Lanka dall’influenza cinese e creare un nuovo forte alleato per un Indo-Pacifico libero e aperto. I fratelli Rājapakṣa , un tempo adorati dalla maggioranza buddhista singalese per aver schiacciato il movimento Tamil di resistenza LTTE (Liberation Tigers of Tamil Elam, gruppo separatista militante formato dalle minoranze Tamil presenti in Sri Lanka, le quali rivendicano il proprio diritto di costituire una comunità politica indipendente ed autonoma) sono ritenuti responsabili di aver contribuito ad avvicinare lo Sri Lanka alla Cina. Ora potrebbe essere il momento, quando le loro fortune politiche sono al minimo, per invertire la rotta di quell’errore iniziale.
Athena Fedele, classe 1995 è insegnate di yoga integrale, ginnastica posturale e massaggiatrice per il massaggio sportivo decontratturante. Affetta da tre malattie croniche interdipendenti (fibromialgia, emicrania cronica e vulvodinia), lavora con i suoi utenti per la gestione del dolore cronico mettendo a disposizione le sue competenze e la sua esperienza di paziente e si batte mediante la sua attività lavorativa per la divulgazione ed il riconoscimento delle malattie croniche neuropatiche, soprattutto la vulvodinia. A Gennaio 2020 scrive un articolo a riguardo per The Medical Aphabet.
Laureanda in lingua e letteratura sanscrita presso L’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, studia contemporaneamente canto hindustani presso il Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza e musicoterapia dinamica presso il Centro Studi Musica e Arte di Firenze. Durante il suo percorso accademico universitario e di conservatorio si dedica anche allo studio della lingua hindi.
Dal 2016 si occupa di poesia performativa. Ha partecipato a numerosi Poetry Slam in Italia sia su invito che di campionato; finalista nazionale 2018 e 2019 e finalista regionale 2019, guadagna un secondo posto nel 2019 e nel 2020 e un primo posto nel 2021 per i Poetry Slam su invito. Cantante e cantautrice, ha cantato come front-woman nella metalcore band italiana Led By Vajra dal 2015 al 2019 e attualmente sta lavorando a nuovi progetti musicali sia solisti che di gruppo prossimamente in uscita.