La rabbia del governo Modi

BBC hindi, 17 Gennaio 2020

Jeff Bezos e Presidente del Consiglio dei Ministri Narendra Modi

Amazon investirà in India circa un miliardo di dollari. Questa somma sarà investita per la digitalizzazione degli affari della piccola e media classe, che venderà i propri prodotti online. L’obbiettivo è che l’India esporti i suoi prodotti per un totale di 10 miliardi di dollari entro il 2025. Penso che il ventunesimo secolo sia il secolo dell’India. Questo paese e soprattutto la sua democrazia sono speciali

Il più grande e ricco business man i-commerce del mondo Jeff Bezos è venuto a New Delhi per parlare del nuovo programma di Amazon. Ma non erano ancora passate 24 ore da questa sua dichiarazione che il ministro del Commercio e dell’Industria Piyush Goyal ha commentato: “ Jeff Bezos può investire un miliardo di dollari, ma se ogni anno subisce una perdita altrettanto alta, prenderà delle misure. Il finanziamento è il benvenuto, ma è pensato per richiedere in seguito una compensazione della perdita. Ma di sicuro non sta facendo nessun favore all’India. La compagnia che rende disponibile il business online come può subire una perdita così grande se rovina la politica dei prezzi delle altre piccole imprese?”

L’associazione Confederation of all India Traders[1], che lotta contro le compagnie come Amazon e Filpkart, ha apprezzato il discorso tenuto da Goyal. Il presidente dell’associazione Pavin Khandelaval ha aggiunto: “ il governo si è dimostrato sensibile agli interessi di settanta milioni di commercianti locali che sono in perdita a causa della politica delle grandi compagnie i-commerce”.

L’ex ministro P. Chidambaram ha enormemente criticato la posizione di Goyal, dicendo che grazie a questo investimento l’economia raggiungerà il 5 trilione di dollari. P. Chidambaram ha affermato: “Si costruirà una grande headline in tutti i media del mondo. Ci sarà un importante cambiamento nell’importazione nei prossimi cinque mesi e nell’esportazione in otto.

L’unica domanda da porsi è: perché la grandissima campagna portata avanti dal governo Modi per l’investimento estero è rimasta molto silenziosa riguardo la dichiarazione dell’investimento di Amazon?

Il discorso di Piyush Goyal si è tenuto nel momento in cui la commissione indiana sta esaminando il modello di business di Amazon, insieme al funzionamento di Wallmart. La paura dei piccoli commercianti è che le compagnie i-commerce diano la priorità a venditori selezionati.

Dopo Il discorso “non sta facendo un favore all’India” di Piyush Goyal, un membro ufficiale del BJP ha espresso apertamente il suo malcontento sul Washinton Post, di proprietà di Bezos.

“Mister Bezos, La prego, dica questo ai suoi impiegati al Washinton DC., altrimenti il vostro charme offensivo sarà una perdita di tempo e denaro”, ha twittato Dr. Vijay Chauthaiwale, IT Cell (affari esteri) per il BJP. Chauthaiwale insieme a questo ha pubblicato il video dove Jeff Bezos parla degli investimenti in India e della democrazia indiana. Si pensa che Dr. Vijay Chauthaiwale abbia reagito così per vendicarsi di Jeff Bezos per alcuni articoli sulle decisioni del governo Modi pubblicati nel Washinton Post e in altri giornali stranieri. Questo è accaduto soprattutto in occasione della nuova legge di cittadinanza, che è stata criticata da numerosi media del mondo.

La lotta dei ricchi?

Mukesh Ambani, Reliance

Questa lotta è tra Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo e l’uomo più ricco dell’India, Mukesh Ambani. I giornalisti affermano che il governo Modi sta pensando a delle nuove leggi per le compagnie i-commerce, affinché queste possano depositare i loro prodotti e lavorare come un mercato. Così facendo, anche l’azienda Jio Mart di Ambani verrà aiutata.

Le due filiali, Reliance Industries e Reliance Retail, unendosi, hanno dato vita a JioMart. L’azienda attualmente tiene circa 50,000 prodotti, che spedirà “free” “express” per i suoi clienti.

In India, tuttavia, il mercato del Grocery online non si è ancora sviluppato del tutto. Oggi il business legato al Grocery online è di 870 milioni all’anno e soltanto il 0,15% della popolazione compra online prodotti alimentari.

Ma si stima che entro il 2023 il mercato del Grocery online cresca, arrivando a 14.5 milioni di dollari.


[1] Nata nel 1990 a New Delhi con l’idea di gestire le problematiche riguardo il commercio e fornire un aiuto ai commercianti in difficoltà. Per maggiori informazioni, consultare il sito: http://www.cait.in/

(Traduzione di Maria Casadei)

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Laureata Magistrale all’Università di Napoli L’Orientale, ho conseguito la laurea triennale all’Università di Venezia con la tesi “Ascetismo: i rituali della rinuncia”. I miei studi si sono concentrati soprattutto sullo studio della lingua Hindi e Urdu con un particolare interesse verso le religioni e le culture di questi due paesi. L’esperienza di studio presso l’Istituto Nazionale di Lingue e Civiltà Orientali di Parigi (INALCO) mi ha permesso di intraprendere lo studio della lingua telugu che mi ha portato ad avvicinarmi all’India del sud e, in particolare, alla sua evoluzione linguistica, letteraria e politica.