Navratri: Un'altra dimensione

Navratri: un altra dimensione

Navratri è una delle festività religiose indiana, nella quale la divinità femminile viene adorata e festeggiata. È una celebrazione che rappresenta una vera e propria dimensione del potere: la dimensione olistica di Shakti, la forza di creazione. Le celebrazioni durano 9 giorni, in onore delle 9 manifestazioni della Dea.

Questa festa viene celebrata in tutto il Paese sotto diverse vesti.Nell’India settentrionale le bambine superano temporaneamente la loro posizione sociale secondaria e vengono venerate come Kanchak, la Vergine Divina. In Gujarat, Navratri è festeggiata come Garba, la festa multicolore della fertilità, attraverso diversi balli folcloristici. Nell’India orientale, invece, come Durga Puja, la festa della vittoria della Dea Madre contro il mitico demone, Mahishāsura, con la testa di bufalo, cioè contro i mali del mondo, caratterizzata da vortici di tessuto rosso e bianco e dall’assordante musica di migliaia di conchiglie.

In alcuni stati prende la forma di festa della raccolta, in altri ogni casa realizza piccole installazioni con figurine (tipo presepe)che illustrano un tema o una storia della mitologia Indiana, come l’affascinante festa meridionale di Kolu.

Nonostante i tanti modi di celebrazione esistenti, ovunque Navratri rafforza il concetto dell’energia divina di Devi (la Dea Madre). Fondamentalmente i nove giorni rappresentano un raduno sociale per le donne del Paese, nel quale vengono esplorate le tante diverse forme femminili della Dea (Durga, Saraswati, Kali, Skandamata,ecc) per poi comprendere noi stessi, in quanto la divinità è dentro ognuno di noi.

La filosofia hindu, come una cipolla, può essere “sbucciata”, ed ogni livello è diverso dall’altro, ma, alla fine, tutti i vari livelli sono un insieme di concetti che formano una realtà coerente e unica.

Nei piccoli villaggi dell’India rurale queste tradizioni sono molto ferree: vengono festeggiate con una certa rigidità, che è però ovviamente accompagnata da un clima gioioso. Ma, nei contesti urbani, questa festa assume tutta un’altra dimensione. Grandi campi da ballo vengono improvvisati per l’occasione con pavimenti di fango, dove ballano migliaia di ballerini abbigliati con costumi coloratissimi e accompagnati dalle melodie di cantanti famosi. Il ballo inizia circa alle dieci/undici di sera, preceduto da una breve adorazione della Dea, e continua quasi tutta la notte. Ognuno è “costretto” a ballare finché può, in quanto si svolgono delle vere e proprie gare di ballo con montepremi speciali. 

L’esperienza di partecipare al rituale di Kanchak pooja (la venerazione della Vergine Divina) nella casa di vicini se questi provengono dal nord dell’India, di creare un’installazione Kolu a casa per non sentirsi esclusi nonostante la propria provenienza o di fermarsi da amici bengalesi per il pranzo del Pujo (Durga Puja), sottolinea la natura cosmopolita delle città indiane, le quali offrono un ambiente festoso e, allo stesso tempo, molto inclusivo.

Etimologicamente, la parola Shakti deriva dalla radice “Shak”, che significa potenza, energia, capacità creativa. Specificamente, rappresenta l’energia creativa immanente, che è intesa come femminile e, come nome proprio, Shakti indica proprio l’energia divina personificata. Il Soundarya Lahiri, la composizione di Adi Shankara, si apre con queste potenti parole:

Sivah saktya yukto yadi bhavati saktah prabhavitum
na ched evam devo nakhalu kuslah spanditum api”.
“Unito a Shakti, Shiva è dotato del potere di creare l'universo. Altrimenti, il Signore, è incapace anche solo di muoversi".

La donna deve cercare la conoscenza, che le dà il potere di esplorare e di affermare la sua Shakti. Il potere alimenta ulteriormente il suo senso di intraprendenza e amplia gli orizzonti della sua conoscenza. Tutte le donne devono perciò praticare l’introspezione per scatenare la propria Shakti, poiché la Devi è dentro ognuna di noi, deve solo essere invocata.

Quest’anno Navratri era clebrata da 25 settembre a 4 ottobre colminando con la festa di Dushera ieri.

Ambasciatori e diplomatici provenienti da 58 diversi paesi hanno partecipato a Navratri in Vadodara presso Unite way of Vadodara dove cento ventisei mila persone hanno adorato, invocato e pregato alla Dea. Una preghiera per vincere contro il male nel mondo e stabilire la pace e felicità in tutta la terra.

Navratri festeggiata a vadodara da corpo diplomatico di 58 paesi.
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Tra i lavori che ho svolto sono stata responsabile dello sviluppo dell’interfaccia grafica per applicativi web presso l’Infinity Group di Mumbai (India), dove ho diretto una squadra di dodici grafici e ingegneri che hanno realizzato le prime piattaforme online per servizi bancari e business to business.

Ho anche collaborato con il Ministero dei Beni culturali per un progetto di archiviazione di dati in collaborazione con l’ufficio dell’allora vice-premier Rutelli e diversi enti e progetti online.

Sono stata consulente per l’Assessorato del Turismo, sviluppando il portale online “Io amo Cagliari” per il Comune di Cagliari. Ho inoltre realizzato un portale online per la Sardegna Film Commission della Regione Sardegna e collaborato con la società editrice E Polis SpA con sede a Cagliari. Ora sono CEL della lingua Hindi presso l’Università degli studi di Napoli “l’Orientale”. Sono cittadina Indiana, residente in Italia.

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Mi chiamo Rebecca Della Lena, vengo dall'Umbria ma vivo a Napoli da studentessa fuorisede. Frequento il terzo anno dell'Università L'Orientale e studio Giapponese e Hindi. Mi piace tutto ciò che concerne le culture orientali, soprattutto storia, letteratura e musica!