Krishna Janmāshtami – Auguri di Janmāshtami a tutti!

La celebrazione della nascita di Krishna ovvero Janmāshtami, ottava incarnazione di Vishnu, è considerata una delle feste più importanti in India e per gli indù in tutto il mondo. Janm in sanscrito significa la nascita e ashtami è il ottavo giorno del mese di bhādrapadā

Filosofia

Nonostante esista la credenza popolare che l’induismo sia una religione politeistica, l’induismo è in realtà da considerarsi enoteistico.

Enoteismo era il termine usato da studiosi come Max Müller per descrivere la teologia della religione vedica. Müller ha osservato che gli inni del Rigveda, la più antica scrittura dell’induismo, menzionano molte divinità, ma prevedono la preminenza di un dio sugli altri. È pertanto una forma di culto intermedia tra politeismo e monoteismo, in cui è venerata in particolar modo una singola divinità. [Wikipedia]

Il più popolare e antico tra queste divinità è Vishnu e le sue dieci incarnazioni. Gli indù credono che Isvara (Dio) nel suo aspetto di Signore Vishnu, si incarni sulla terra di volta in volta, in tutto o in parte, come parte del suo dovere di proteggere il Dharma, distruggere il male e ristabilire l’equilibrio tra le forze concorrenti alla creazione.

Leggenda

Bambino vestito da piccolo Krishna – pic news18


Krishna è l’ottavo Avatara (manifestazione) di Vishnu. Secondo le scritture indù, Krishna, figlio di Devaki e Vasudeva, nacque a Mathura a mezzanotte dell’ottavo giorno del mese di Bhadrapada (l’ottavo mese nel calendario indu).
A quel tempo, la terra era piena di tiranni e il terrore dilagava tra la gente. Tra i tiranni c’era anche il Re Kansa, lo zio materno di Krishna. La famiglia reale di Mathura apparteneva al nonno di Krishna, ma lo zio Kansa aveva usurpato il trono.
C’era stato però un presagio, cioè che Kansa sarebbe stato ucciso da suo nipote, il figlio della sorella Devaki. Kansa decise perciò di far imprigionare sua sorella con il marito Vasudeva in una torre e, ogni volta che la sorella rimaneva incinta, il tiranno faceva uccidere il figlio appena nato.
Subito dopo la nascita del nono figlio avvenne però un miracolo. Vasudeva, notando che le guardie dormivano profondamente e le sue catene erano miracolosamente cadute, portò il bambino in un cesto attraverso il fiume Yamuna. Le acque del fiume, inondato per le pioggie, si divisero, lasciando passare Vasudeva che riuscì così a portare il bambino in salvo fino a Gokul, dove fu cresciuto dai genitori adottivi Nanda e Yashoda.

Festeggiamenti

Questa leggenda è celebrata nel giorno di Krishna Janmashtami, nel quale i piccoli idoli di Krishna vengono lavati, vestiti e posti in una culla.
I devoti osservano un digiuno completo, anche dall’acqua, per l’intera giornata del Janmashtami, mangiando solo il giorno prima ed il giorno successivo alla celebrazione, al termine di tutti i rituali.
A mezzanotte viene recitata una pooja (adorazione) in onore del momento esatto della nascita del Dio (rohini nakshatra e ashtami tithi).

Il giorno successivo di Janmashtami ha luogo il Dahi Handi, una tradizione importante e divertente seguita dai devoti in molte parti del paese e in tutto il mondo, che quest’anno si svolgerà venerdì 19 agosto 2022. È un evento competitivo e di intrattenimento che prevede di appendere un vaso di terracotta pieno di dahi (yogurt), burro o qualsiasi altro prodotto simile a base di latte, ad un’altezza raggiungibile o, a volte, irraggiungibile.

Questo gioco si basa sull’antica credenza che il giovane Krishna e i suoi amici, da piccoli, rubassero il burro e per questo Krishna è conosciuto anche con l’appellativo di Makhan chor (ladro di burro). Le persone formano una piramide umana e tentano di raggiungere il vaso e di romperlo, mentre sono circondate da gente sorridente che canta, balla e tira acqua.

Chi riesce a rompere il vaso per primo vince un montepremi: la competizione consiste infatti in squadre di persone che vanno di strada in strada raccogliendo montepremi dopo aver rotto con successo un vaso di terracotta, appeso a volte tra i palazzi. I partecipanti si allenano per l’evento quasi tutto l’anno ed è un’antica tradizione molto sentita all’interno del popolo.

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Mi chiamo Rebecca Della Lena, vengo dall'Umbria ma vivo a Napoli da studentessa fuorisede. Frequento il terzo anno dell'Università L'Orientale e studio Giapponese e Hindi. Mi piace tutto ciò che concerne le culture orientali, soprattutto storia, letteratura e musica!