Radhe Shyam – Una fiaba

C’è una linea sottile che separa il romanticismo dalla commedia, Radhe Shyam è un esempio perfetto quando si oltrepassa questa linea. La battuta deliziosamente sciocca – voglio solo una flirtation-ship – racchiude perfettamente i molti problemi del film.

Radhe Shyam, scritto e diretto da Radha Krishna Kumar, vuole essere molte cose: una fiaba in stile Yash Chopra che si svolge in meravigliose località europee; infatti, gran parte dell’azione è ambientata a Roma. Il film vuole fungere anche da profonda meditazione, sulla lotta tra libero arbitrio e destino, tutto è già stato scritto o siamo noi i padroni del nostro stesso destino con la capacità di plasmare il nostro futuro? E, naturalmente, Radhe Shyam è anche una lettera d’amore imperturbabile rivolta al suo protagonista: la superstar Prabhas.

 La sceneggiatura ci presenta le ampie opportunità di essere un amante, un’icona di stile, – un personaggio lo guarda e gli chiede: ‘Aakhir kaun hai yeh good looking bad fellow?'(chi è questo bellissimo mascalzone?!)  –  È figlio di una mamma giovane e bella, un vagabondo con un cuore così grande che nel freddo gelido, dà le sue scarpe a un senzatetto e poi giace tremante su una panchina. Uultimo eroe d’azione. 

Per due volte nel film, viene gravemente ferito ma si reca lui stesso in ospedale.

La storia si svolge nel 1976; Aditya, un chiromante di livello mondiale, noto come Nostradamus dell’India è in viaggio verso l’Europa. Qualche tempo prima, ha letto la mano del primo ministro Indira Gandhi e le ha detto che avrebbe pronosticato un’emergenza. Sì, Aditya è in grado di svolgere miracoli come questo. 

Quando guarda le linee dalla mano di qualcuno e si passa il pollice verticalmente sulla fronte, ha visioni di ciò che accadrà. Le sue previsioni non sono mai sbagliate. Ecco perché è convinto che non si innamorerà mai, dal momento che il suo palmo non presenta la linea dell’amore. Ma un giorno incontra Prerna e inizia la lotta contro la sua stessa scienza.

Ogni film richiede una pausa dell’incredulità, ma il salto di fede che Radhe Shyam ci chiede di fare è così ripido da essere quasi verticale. Esaminiamo il casting di Bhagyashree come madre di Aditya. L’attrice, secondo quanto riportato da Internet, ha 53 anni, mentre Prabhas ne ha 42.

Sto ancora cercando di capire come è stata presa questa decisione sul casting. Spesso nel film Prabhas indossa un’elegante polo a collo alto e pantaloni attillati, cammina per lunghi corridoi portando con sé una valigetta Louis Vuitton. 

Vive in una casa ampia e guida queste funky decappottabili. Ma non sembra lavorare molto e anche se sembra esausto nel raccontare il futuro. Ancora più sconosciuta è Prerna, una dottoressa, il cui hobby è sporgersi pericolosamente dai treni: sta semplicemente davanti alla porta aperta di un treno in movimento. Quando vede uno sconosciuto, chiede: Mujhe sambhal paoge? (riesci a reggermi) Poi, con un capo di una sciarpa legato alla vita e l’altro in mano allo sconosciuto, si sporge. Prerna, credo, ha bisogno di uno psichiatra.

Questi due individui vestiti in modo impeccabile si innamorano l’uno dell’altro in caffè, treni, barche, sale da ballo. C’è una scena ispirata da La La Land in cui entrambi sono seduti su una panchina con una vista sulla città. Il climax è un omaggio senza successo al Titanic di James Cameron.

Radha, usa costantemente il rallentatore e la luce diffusa per evocare il romanticismo, ma la scrittura pigra mina le immagini grandiose ad ogni passo. La saga delle relazioni è interrotta ripetutamente da scene di commedia mal scritte. 

È una grande confusione e poi arriva uno tsunami.

Prabhas ha una presenza simpatica e rilassata, ma i suoi dialoghi in hindi sono goffi. Pooja Hegde, dando una vita completamente nuova all’eyeliner alato, sembra bellissima ma con l’assoluta mancanza di sfumature emotive: è difficile prendere sul serio il tutto. 

L’unico che ha un bell’aspetto è lo scenografo Raveendar, che è stato anche il direttore artistico di Magadheera di SS Rajamouli, infatti, le location e le scenografie sono meravigliose. Anche il laboratorio di un dottore sembra una sorta di avanzo gotico di un film di Harry Potter.

Radhe Shyam termina con la voce di Amitabh Bachchan, il quale ci dice che alla fine le nostre azioni controllano il nostro futuro e non le linee della nostra mano. Sentendo questo, un giovane tra il pubblico dello spettacolo in cui mi trovavo, disse: Yeh pehle hi bata dete. (perche non me l’hai detto prima!)

Esattamente conforme con i miei sentimenti!!

Questo articolo è stato tradotto da un articolo di Anupama Chopra. Il credito per la bellissima recensione è interamente suo. Ci dispiace per qualsiasi errore nella traduzione poiché non è intenzionale.

Il nostro parere: 

  1. Un guru cieco consiglia agli scienziati una benedizione per l’inaugurazione del centro di ricerca spaziale, un chiromante crede ciecamente nel destino, il concetto stesso è affascinante ma con molte perplessità.
  2. È un film grandioso con strepitosi effetti speciali, a volte credibili e altre no.
  3. Il film è stato per 80% filmato a Torino e a cinecittà.  
  4. Il dibattito sulla volontà umana contro il destino divino è estremamente interessante. 
  5. Alla fine, è un film leggero e divertente. Il protagonista è Prabhas, attore protagonista anche del film Bahubali. 
  6. Il film è disponibile su Netflix con sottotitoli in italiano.
Trailer: Radhe Shyam

Guarda su Netflix con sottotitoli in inglese e italiano.

La traduzione a cura di Chiara Scaldaferri

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Mi chiamo Chiara Scaldaferri e sono una studentessa di hindi e portoghese, laureanda in Lingue e Culture Comparate presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. Essendo profondamente interessata alla cultura indiana, nel mio curriculum universitario sono presenti esami riguardanti la storia, le religioni e le filosofie dell’India. Mi piace molto il cinema indiano sia storico che contemporaneo, i miei registi preferiti sono Deepa Mehta e Sanjay Leela Bhansali. Insomma, amo tutto ciò che riguarda l’India.
फिर मिलेंगे ।