Bajirao Mastani, l’amore nella storia

Una storia d’amore intrecciata con la storia indiana del ‘700 con sfumature attraverso vari livelli. Un bramo-kshatriya già sposato che si innamora follemente di una principessa guerriera…

Nonostante i presupposti una storia sfortunata fin dall’inizio. Lei è la figlia della concubina musulmana di conseguenza illegittima del re di Bundelkhand. Lui, un brahmano-guerriero è il Peshwa del re Maratha Shahu e vive seguendo un codice morale molto severo che non gli permette trasgressioni.

Quando porta a casa una musulmana (quindi fuori casta) come sposa è subito considerata un’estranea, un’opportunista. 

Personaggi principali:

Bajirao I
Bajirao I

Bajirao I (Hindi : बाजीराव प्रथम; 1700-1740) è stato un generale indiano, Peshwa (Primo Ministro) del quarto imperatore Maratha (Chatrapati), Shahu (l’ultimo imperatore Maratha), dal 1720 fino alla morte (1740). È conosciuto con altri nomi, Ballal Bajirao e Thorale Bajirao. È stato anche famoso con il soprannome “Rao/Rau” (in lingua’राऊ’, che significa “Signore”, derivato dal sostantivo Raja o re).

A Bajirao fu affidato il compito di guidare le truppe, con cui allargò i confini dell’impero Maratha, soprattutto a nord. Grazie alle sue gesta, l’impero ha potuto raggiungere il massimo splendore durante il regno di suo figlio, vent’anni dopo la sua morte.

Bajirao è famoso per i rapidi movimenti tattici in battaglia della cavalleria, per cui si spiega l’appellativo ricorrente Generale di cavalleria.

Bajirao si concentrava sullo sfruttare il terreno e la posizione per tagliare le linee di rifornimento nemiche con rapide incursioni delle truppe. Seguì le tattiche tradizionali dell’impero Maratha: accerchiava il nemico velocemente, lo distraeva e l’assaliva alle spalle, attaccando da direzioni inattese.

Kashibai: La prima moglie di Bajirao fu Kashibai, figlia di Mahadji Krishna Joshi e di Shiubai di Chas, una ricca famiglia di banchieri. La loro unione fu felice e insieme ebbero tre figli: Balaji Bajirao (conosciuto anche come “Nanasaheb” che si considera il nemico di mastani nel film), Raghunathrao (chiamato “Ragoba”) e Janardhan Rao (morto in tenera età). Nanasaheb fu nominato successore di Bajirao come Peshwa del Chhatrapati Shahu nel 1740.

Mastani
Mastani: Ritratto

Mastani: (1699-1740) Sebbene Baji Rao fosse essenzialmente monogamo sia per natura che per tradizione di famiglia, prese una seconda moglie, Mastani, che era figlia del re indù Chhatrasal di Bundelkhand e della sua concubina musulmana. Nel 1734 Mastani diede alla luce il loro figlio chiamato Shamshēr Bahādur e cresciuto come musulmano.

A Pune, il matrimonio non era generalmente accettato a causa della tradizione della monogamia. Mastani ha vissuto per qualche tempo con Bajirao nel suo palazzo di Shaniwar Wada nella città di Pune. L’angolo nord-est del palazzo ospitava Mastani Mahal e aveva una propria porta esterna chiamata Mastani Darwaza. 

Bajirao in seguito costruì una residenza separata per Mastani a Kothrud nel 1734,  a una certa distanza da Shaniwar Wada. Il sito esiste ancora presso il tempio Mrutyunjay su Karve Road. Il palazzo di Kothrud è stato smantellato e parti di questo sono esposte in una sezione speciale del Museo Raja Dinkar Kelkar. 

chimaji Appa
Chimaji Appa: Il fratello di Bajirao

Chimaji Ballal (1707-1740), comunemente indicato come Chimaji Appa o Bhau, era il figlio di Balaji Vishwanath Bhat e il fratello minore di Bajirao Peshwa dell’impero Maratha. Era un abile comandante militare che ha liberato la costa occidentale dell’India dal dominio portoghese.

I punti culturali principali da notare nel film sono:

La preparazione per la perdita della guerra all’inizio: A quei tempi quando un regno rajput era in pericolo e stava per perdere la guerra contro gli invasori, l’unica soluzione era il martirio per gli uomini. Le donne invece tenevano i fuochi accesi pronte per quando cadeva la bandiera per il johar (sati) cosi non finivano prigioniere di guerra nelle mani dei conquistatori.

Il matrimonio con pugnale: in Bundelkhand (e ancora d’oggi in certi luoghi) il pugnale è strettamente legato al vincolo matrimoniale (o come vediamo nel film quando un uomo regala un pugnale alla donna, lei lo considera un auspicio di matrimonio).

L’apparenza delle donne vedove: le donne vedove hindu di quasi tutte le caste si rasavano la testa e vestivano di bianco /rosso (marrone) per rendersi meno attraenti e indicare che erano ormai fuori dalla società.

La tradizione di chiamare il nome del marito in verso: Le mogli hindu non chiamano mai il marito per nome perché è considerato sfortunato e maleducato. In una coppia giovane, in occasione di alcune feste, le donne chiamano il marito per nome in un verso come scherzo.

Shaniwarwada: Shaniwar wada era la fortezza a sette piani della capitale dei Peshwa dell’impero Maratha costruita da Baji Rao I.  Ancora oggi se si visitano e si osservano attentamente le mura, sono in parte in pietra e in parte in mattoni. Il Wada fu completato e dopo essere stato attaccato dall’artiglieria britannica 90 anni dopo, tutti i primi sei piani crollarono lasciando solo la base di pietra, che era immune all’artiglieria britannica. Quindi rimane solo la base in pietra dello Shaniwar Wada e può essere vista anche oggi nelle parti più antiche di Pune. Nel 1758, almeno mille persone vivevano nell’edificio.

“Pinga” : è un’attività cerimoniale che viene eseguita dalle donne sposate del Maharashtra (tipicamente brahmini) in occasione del Mangalagaur. Mangalagaur (Mangal vuol dire auspiciosoGauri e la dea di fertilità), celebrato di martedì (Mangalvar) a Shravan(luglio-agosto) , è in genere una funzione per sole donne ed è molto significativa per le nuove spose. Include fare pooja, buon cibo e diverse attività di gioco come la danza Pinga, fugdi, jhimma e altri.

La fine: Bajirao morì nel 1740 di una febbre virulente e Mastani qualche mese dopo di lui. Anche Chimaji Appa morì nell’anno 1740 in battaglia alla giovane età di 33 anni.

Dopo la morte sia di Bajirao che di Mastani nel 1740, Shamsher (Krishna Rao), il figlio di Bajirao e Mastani, nonostante il rifiuto della casta brahmina di accettarlo come figlio legittimo, fu portato nella famiglia di Kashibai, la vedova di Bajirao, dove venne cresciuto come uno dei suoi figli.

Per approfondire: Chitpawan brahman

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Tra i lavori che ho svolto sono stata responsabile dello sviluppo dell’interfaccia grafica per applicativi web presso l’Infinity Group di Mumbai (India), dove ho diretto una squadra di dodici grafici e ingegneri che hanno realizzato le prime piattaforme online per servizi bancari e business to business.

Ho anche collaborato con il Ministero dei Beni culturali per un progetto di archiviazione di dati in collaborazione con l’ufficio dell’allora vice-premier Rutelli e diversi enti e progetti online.

Sono stata consulente per l’Assessorato del Turismo, sviluppando il portale online “Io amo Cagliari” per il Comune di Cagliari. Ho inoltre realizzato un portale online per la Sardegna Film Commission della Regione Sardegna e collaborato con la società editrice E Polis SpA con sede a Cagliari. Ora sono CEL della lingua Hindi presso l’Università degli studi di Napoli “l’Orientale”. Sono cittadina Indiana, residente in Italia.